Lo champagne Dom Pérignon debutta a Roma con il Vintage P2 2000
È stato a Roma, nell’occasione della visita dal doppio scopo di Richard Geoffroy, che l’uomo ha parlato di Parigi e Roma. Lo Chef de Cave Dom Pérignon ha affermato che una linea di tempo invisibile unisce la nostra Capitale alla leggendaria Maison de Champagne Dom Pérignon.
Era fissato per il dodici giugno l’incontro che ha permesso a Geoffroy di presentare il vintage P2 2000 e di rendere omaggio alla Città Eterna.
“È un legame forte – ha detto Geoffroy. A Roma si respira un senso di ispirazione, che è l’eredità dei Dom Pérignon odierno. Dom Pérignon e Roma si somigliano, perché guardano al futuro più lontano possibile, e amano avventurarsi con uno sguardo al passato.
“L’avventura di Dom Pérignon, è l’annata. Un atto di generosità verso tutti” ha poi aggiunto esponendo il concetto di Plénitude, l’espressione che dura circa otto anni, che permette allo Champagne la sua massima evoluzione. Da ciò prende il nome la collezione in cui ogni Millesimato è ottenuto dalle migliori uve di una sola annata.
“Plénitude è pienezza – ha continuato – copre aspetti diversi della nostra vita; è il momento in cui si raggiunge la capacità di irradiarci fuori da noi stessi. Sedici anni di riposo nelle cantine di Epernay, fanno del Dom Pérignon P2 2000 un’esplosione di energia.
“Bouquet maturo – ha aggiunto Geoffrey – tonico e generoso. Attacco al palato vibrante, imponente che fa da preludio alla ricchezza, che si rivela gradualmente”.
Il tributo di Dom Pérignon a Roma è passato anche per la gastronomia Capitolina in cui si è espressa la Famiglia Roscioli con un menu speciale. Sei piatti accompagnati dal vino hanno creato l’ideale uniode di saporti: uovo in trippa, trippa alla romana in versione vegan frittata ripassata nel sugo, pecorino e menta romana, poi bombolotti alla gricia, con guanciale aggiunto e senza pomodoro, fiore di zucca con coda alla vaccinara, porchetta con patate e insalata di misticanza per concludere con la mousse di ricotta e visciole di tradizione Giudea.