
Un vino da 300mila euro a bottiglia? È toscano e viene prodotto all’Isola del Giglio.
Placati i clamori delle cronache, ma ormai famosa nel mondo proprio per la presenza per quasi tre anni sulle pagine di giornali e rotocalchi, l’Isola del Giglio è nuovamente protagonista – questa volta per un progetto luxury di eccellenza vitivinicola.
Il “Perseo&Medusa” è un vino bianco tutt’altro che banale.
Prezzo a parte – di cui parleremo dopo – questo particolare vino è prodotto in sole seicento bottiglie dal vitigno Ansonica, che viene vinificato in purezza, passato in acciaio e invecchiato per due anni in bottiglia con tappo ecologico, senza additivazione chimica, grazie all’aria salmastra e alla scarsissima umidità.
L’idea è di Pier Paolo Giglioni, imprenditore toscano di Montepulciano che, quattro anni fa, osservando il territorio dell’Isola e affascinato dalla coltivazione manuale (ma serebbe meglio dire “amanuense”) alla quale i ripidi pendii del Giglio costringono, ha voluto creare un prodotto unico e prezioso. Una produzione destinata a non poter crescere, vista l’esiguità del terroir disponibile.
È un vino pensato e prodotto come investimento, tanto che, la confezione, speciale anch’essa, consiste in una valigetta che contiene due bottiglie, una da bere subito (la cosiddetta “Drink Bottle”) e una da conservare (detta “investment bottle”). La prima bottiglia di Perseo&Medusa messa in vendita (la numero tre) è stata aggiudicata a un acquirente di Shanghai per 330mila euro, durante un’asta tenutasi proprio all’Isola del Giglio a cui hannno preso parte seicento wine club collegati via Internet da tutto il mondo. La bottiglia numero uno è stata donata al comune dell’Isola.
La valigetta del Perseo&Medusa contiene, oltre alle due bottiglie, un bracciale fatto a mano, da indossare all’altezza del bicipite realizzando così una produzione di nicchia veramente ristretta: seicento bottiglie all’anno.
Il dieci per cento del fatturato sarà devoluto a una fondazione che tutela tradizioni e cultura dell’Isola del Giglio.